In Cina mi ha molto colpito la figura dell’anziano, li ho trovati veramente molto interessanti e mi sarebbe piaciuto poter approfondire di più questo aspetto. Non so, ma il fatto di vederli molto attivi sin dalle prime luci del giorno, in gruppi, nei parchi, a fare tai chi, a giocare a scacchi, a cantare e suonare mi ha veramente impressionato e incuriosito. Mi sarebbe molto piaciuto poter parlare con loro e ascoltarli, ma oltre a non saper la lingua... avrei avuto qualche problema nell’approccio con loro (a dire il vero io e Alice abbiam provato ad intrufolarci in una saletta anziani di quartiere mentre alcune signore facevano delle danze e abbiam cercato a gesti e sorrisi di comunicare, però magari non è educato fare così, oppure non si può, indispone…).
Non ho potuto approfondire il rapporto con gli anziani, come ci si comporta e come reagiscono loro, soprattutto nei confronti degli stranieri, comunque sono figure che mi hanno molto interessato.
Un’altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è lo stare a tavola, prima di tutto il tavolo rotondo che secondo me è una cosa fantastica, poi il fatto di prendere tutti dalla stessa portata con le bacchette e mangiare direttamente, se poi il cibo casca e sporchi la tovaglia non fa niente (anche se all’inizio mi faceva un po strano, abituata con la mia mamma italiana). Mangiare insieme creava un’atmosfera molto conviviale (unico neo…il fumo a tavola, ma per fortuna ci sono le salette private). Mi sono però chiesta come possa essere tutti i giorni, visto che io con la famiglia ho sempre mangiato al ristorante, insieme ad un’altra famiglia e che siamo stati poco, quindi erano cene un po speciali. Però mi guardavo attorno nei ristoranti cinesi e credo che al ristorante ci sia sempre un’atmosfera molto “easy”, scialla.
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